2025 Milano
Casa milanese Cliente privato 2025
Nel contesto metropolitano della città di Milano, l’evidente urgenza abitativa, definisce spazi sempre più piccoli pur dovendo rispondere al concetto accogliente di casa.
Il concept si costituisce di un’architettura fatta da poche azioni. In un piccolo spazio domestico, dall’identità storica, caratterizzato da vecchi cassettoni in legno, un soppalco, scuri tradizionali, si innestano materiali dalla provenienza industriale che definiscono una relazione di continuità e contrasto.
Un dispositivo-arredo dalle diverse facce riflettenti viene calato all’interno delle spazialità storiche dell’appartamento. Si tratta di un meccanismo, ingranaggio complesso e semplice allo stesso tempo, fatto di ritmi, ombre, chiaroscuri, soglie. Il progetto si identifica in una micro architettura, un armadio, lo snodo di uno spazio, un passpartout domestico. La forma di questo arredo è irregolare per adattarsi alle geometrie preesistenti.
La scala diventa una connessione fisica e concettuale tra i due livelli della casa. Essa si appoggia solo alla trave principale in legno, come a collocarsi nell’esistente in punta di piedi. L’ultimo gradino di questa scala non esiste o forse è li da sempre, valorizzando il solaio esistente.
La forma della scala è definita da un’idea di movimento all’intento dello spazio. Una prima parte della scala, in linea, definisce la soglia di passaggio tra fuori e dentro il mobile, per poi fondersi e srotolarsi in una soluzione a chiocciola che guida al piano inferiore.
I materiali non vengono trattati, non cercano di impreziosirsi o di ammaliare, si mostrano nel loro materiale naturale, crudo, seguendo la filosofia del non finito. Le pareti in cartongesso rimangono allo stato precedente prima della finitura, mostrando il colore delle lastre naturali, senza cercare mimesi murarie.
Il meccanismo domestico si costituisce di una serie di moduli scatolari rigidi multifunzionali che, accostati tra di loro, accolgono le funzioni necessarie, il piano del tavolo, la scarpiera, il guardaroba, la porta.
Dwell passepartout vuole essere una sperimentazione con un mobile flessibile, arredi modulari e materiali industriali per delineare una identità formale attuale in continuità con una cultura domestica milanese.
Architettura. Vacuum Atelier
Fotografie. marcellomarianafotografia
Fotografie plastico. Vacuum Atelier


















L’arredo abitato di Dwell passepartout è realizzato completamente in alluminio, materiale tanto leggero quanto instabile. Progettato e costruito in carpenteria brevettando come costruire un mobile in alluminio autoportante con una pelle in fogli piegati artigianalmente. Il drappeggio delle tende, presente nella cultura architettonica milanese, si cristallizza nel progetto tramite le pieghe in alluminio.










